martedì 23 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Monogramma
Ciao a tutti , questa volta vi parlerò del monogramma , cioè un logo formato da lettere , formate a nostro piacimento o idea che abbiamo in testa , è usato per riconoscere il nome di un'azienda o un nome . Ho usato le iniziali del mio nome cioè la "R" e la "D". Ho progettato il mio monogramma non in base ad una passione ma per una scelta estetica , i colori sono il blu e il grigio .
Ecco qui il mio monogramma.
Ecco qui il mio monogramma.
giovedì 11 dicembre 2014
Light painting
Ciao a tutti! La settimana scorsa con il prof abbiamo provato una nuova esperienza , chiamata : "Light painting". Abbiamo fatto questa esperienza per riflettere sul significato della parola "fotografia" proveniente dal greco (foto=luce , grafia= scrivere) ovvero disegnare con la luce .
La macchi a fotografica viene posta su un cavalletto davanti a noi ,dargli un tempo di 15 secondi da il momento in cui si clicca il pulsante per catturare per il giusto tempo i fasci di luceCi siamo recati nella stanza di posa totalmente buia,utilizzando laser o delle torce con diversi colori.
Il prof ci ha fatto mettere in posa o creare delle scenette , illuminando i nostri volti creando dei fasci di luce e con i laser vari schizzi artistici.
La macchi a fotografica viene posta su un cavalletto davanti a noi ,dargli un tempo di 15 secondi da il momento in cui si clicca il pulsante per catturare per il giusto tempo i fasci di luceCi siamo recati nella stanza di posa totalmente buia,utilizzando laser o delle torce con diversi colori.
Il prof ci ha fatto mettere in posa o creare delle scenette , illuminando i nostri volti creando dei fasci di luce e con i laser vari schizzi artistici.
 |
| backstage |
 |
| backstage |
 |
| backstage |
sabato 6 dicembre 2014
Storia della fotografia
Ciao a tutti! La settimana scorsa abbiamo iniziato lo studio della storia della fotografia affrontando per prima cosa la nascita del cinema e il precinema.
I fratelli Lumiere avevano presentato nel dicembre del 1895 i risultati di una lunga serie di esperimenti che li avevano finalmente condotti a catturare delle immagini in movimento del mondo reale. Per presentare al mondo la loro invenzione, Auguste e Louis Lumiere avevano scelto di girare alcuni piccoli cortometraggi filmando vari momenti di vita quotidiana. E così l’uscita di un gruppo di operai da una fabbrica, una famiglia radunata per il pranzo e un brindisi tra amici erano diventati i soggetti di questi piccoli film che nel dicembre del 1895 venivano proiettati ad un pubblico che si accalcava all’ingresso dei teatri di Parigi senza sapere alcunché dello spettacolo a cui stava per assistere.
Questo è il video proiettato dai fratelli Lumiere
I fratelli Lumiere avevano presentato nel dicembre del 1895 i risultati di una lunga serie di esperimenti che li avevano finalmente condotti a catturare delle immagini in movimento del mondo reale. Per presentare al mondo la loro invenzione, Auguste e Louis Lumiere avevano scelto di girare alcuni piccoli cortometraggi filmando vari momenti di vita quotidiana. E così l’uscita di un gruppo di operai da una fabbrica, una famiglia radunata per il pranzo e un brindisi tra amici erano diventati i soggetti di questi piccoli film che nel dicembre del 1895 venivano proiettati ad un pubblico che si accalcava all’ingresso dei teatri di Parigi senza sapere alcunché dello spettacolo a cui stava per assistere.
Questo è il video proiettato dai fratelli Lumiere
giovedì 27 novembre 2014
Foro stenopeico
Il 20 novembre abbiamo svolto il terzo laboratorio di alfabetizzazione , riguardava il " foro stenopeico " , cioè un foro realizzato su una parete di camera oscura, tutto questo serve a comprendere il principio ottico su cui si basa la fotografia .
Per svolgere questo laboratorio il prof ha utilizzato una scatola per biscotti , colorata all'interno di nero ,con un foro molto piccolo al centro di una delle due parti rotonde e sull'altra parte un foglio di carta fotosensibile vergine. Tutto ciò permette di realizzare vere e proprie fotografie.
Il foro permette l'ingresso al suo interno di un fascio luminoso che proietta sulla parete opposta rispetto a quella del foro l'immagine della persona , del paesaggio o dell'oggetto che è posto di fronte a noi.
L'azione della luce avvia così il processo di riduzione dei sali d'argento in argento metallico.
Sulla carta fotosensibile si forma un'immagine latente , cioè un'immagine presente sul foglio ma non visibile ad occhio nudo , per vedere questa immagine bisogna sottoporre il foglio di carta fotosensibile al trattamento di sviluppo , arresto e fissaggio .
Otteniamo così un negativo , ovvero un'immagine dai toni invertiti , in cui ciò che dovrebbe apparire chiaro appare e scuro e ciò che dovrebbe apparire scuro appare chiaro , l'immagine risulta anche capovolta e invertita. Ciò che vediamo sopra nella realtà , qui lo vedremo sotto e viceversa , ciò che vediamo a sinistra lo vedremo a destra e viceversa . Se vogliamo ottenere un positivo dobbiamo porre il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile vergine , poggiandoci sopra un pannello di vetro in modo che aderiscano perfettamente l'uno con l'altro e che la luce possa passare per il giusto tempo , infine dobbiamo porre il positivo con immagine latente ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Così vedendo un'immagine corretta .
Per svolgere questo laboratorio il prof ha utilizzato una scatola per biscotti , colorata all'interno di nero ,con un foro molto piccolo al centro di una delle due parti rotonde e sull'altra parte un foglio di carta fotosensibile vergine. Tutto ciò permette di realizzare vere e proprie fotografie.
Il foro permette l'ingresso al suo interno di un fascio luminoso che proietta sulla parete opposta rispetto a quella del foro l'immagine della persona , del paesaggio o dell'oggetto che è posto di fronte a noi.
L'azione della luce avvia così il processo di riduzione dei sali d'argento in argento metallico.
Sulla carta fotosensibile si forma un'immagine latente , cioè un'immagine presente sul foglio ma non visibile ad occhio nudo , per vedere questa immagine bisogna sottoporre il foglio di carta fotosensibile al trattamento di sviluppo , arresto e fissaggio .
Otteniamo così un negativo , ovvero un'immagine dai toni invertiti , in cui ciò che dovrebbe apparire chiaro appare e scuro e ciò che dovrebbe apparire scuro appare chiaro , l'immagine risulta anche capovolta e invertita. Ciò che vediamo sopra nella realtà , qui lo vedremo sotto e viceversa , ciò che vediamo a sinistra lo vedremo a destra e viceversa . Se vogliamo ottenere un positivo dobbiamo porre il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile vergine , poggiandoci sopra un pannello di vetro in modo che aderiscano perfettamente l'uno con l'altro e che la luce possa passare per il giusto tempo , infine dobbiamo porre il positivo con immagine latente ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Così vedendo un'immagine corretta .
 |
| negativo |
.JPG) |
| backstage |
sabato 22 novembre 2014
Videoclip
Il mio videoclip è tratto dalla canzone " I'm not the only one " di Sam Smith . Il significato del brano è la delusione d'amore provata da una persona . La canzone parla infatti di un amore finito male , e di come una persona possa sperare di ritrovarlo nonostante si renda conto sempre di più della vera realtà.
Ho voluto interpretare il mio video con una serie di immagini che esprimono il mio o stato d'animo che provo nell'ascoltare quella canzone. Ho scelto immagini soprattutto malinconiche o di persone le quali si nota la loro sofferenza .
Ho realizzato il mio video con windows movie maker , mettendo molte transizioni tra le immagini per rendere la visione del video più fluida.
Ecco il video , buona visione a tutti!
Ho voluto interpretare il mio video con una serie di immagini che esprimono il mio o stato d'animo che provo nell'ascoltare quella canzone. Ho scelto immagini soprattutto malinconiche o di persone le quali si nota la loro sofferenza .
Ho realizzato il mio video con windows movie maker , mettendo molte transizioni tra le immagini per rendere la visione del video più fluida.
Ecco il video , buona visione a tutti!
sabato 15 novembre 2014
Camera oscura portatile
Ciao a tutti! La settimana scorsa scorsa in classe ci siamo divisi in 5 gruppi , ogni gruppo ha creato la propria camera oscura portatile , portando da casa una scatola di scarpe.
Abbiamo iniziato tagliando il retro verticale della scatola e del coperchio , che poi abbiamo riutilizzato . Sul fronte della scatola invece abbiamo ritagliato un cerchio al centro , abbiamo dipinto di nero tutte la pareti interne . Invece le due parti ritagliate del retro sono state usate inizialmente per creare il "carrello" , una striscia di cartone sulla quale è stato messo messo un rettangolo di carta velina semitrasparente, il carrello viene poi inserito nella scatola che dovrà scorrere al suo interno liberamente. Per ultima cosa abbiamo incollato sul cerchio sul fronte , un altro cerco più piccolo così da mettere più a fuoco l'immagine.
Ci siamo messi davanti ad una finestra con la camera oscura portatile , l'immagine che entra nel foro piccolo si potrà si potrà vedere sul rettangolo di carta velina all'interno della camera oscura portatile.
Abbiamo iniziato tagliando il retro verticale della scatola e del coperchio , che poi abbiamo riutilizzato . Sul fronte della scatola invece abbiamo ritagliato un cerchio al centro , abbiamo dipinto di nero tutte la pareti interne . Invece le due parti ritagliate del retro sono state usate inizialmente per creare il "carrello" , una striscia di cartone sulla quale è stato messo messo un rettangolo di carta velina semitrasparente, il carrello viene poi inserito nella scatola che dovrà scorrere al suo interno liberamente. Per ultima cosa abbiamo incollato sul cerchio sul fronte , un altro cerco più piccolo così da mettere più a fuoco l'immagine.
Ci siamo messi davanti ad una finestra con la camera oscura portatile , l'immagine che entra nel foro piccolo si potrà si potrà vedere sul rettangolo di carta velina all'interno della camera oscura portatile.
 |
| backstage |
 |
| backstage |
 |
| backstage |
 |
| backstage |
sabato 8 novembre 2014
Il fotogramma
Un fotogramma è un'immagine fotografica ottenuta all'interno di camera oscura mediante una tecnica off-camera.
Un fotogramma si ottiene mettendo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esponendo il tutto all'azione della luce.
Oggi in laboratorio il prof ci ha fatto realizzare il nostro fotogramma in camera oscura , abbiamo portato alcuni nostri oggetti da casa e li abbiamo poggiati su un foglio di carta fotosensibile esposto alla luce. Dopo aver esposto il tutto abbiamo messo una lente rossa sull'ingranditore e nell'arco di un secondo abbiamo acceso e spento la luce.
Abbiamo po sottoposto il foglio all'azione dei liquidi d sviluppo , arresto , fissaggio e solo alla fine ho visto la forma dei miei oggetti su uno sfondo nero.
Nel mio fotogramma ho voluto rappresentare miei alcuni piccoli oggetti che ho portato da casa.
Un fotogramma si ottiene mettendo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esponendo il tutto all'azione della luce.
Oggi in laboratorio il prof ci ha fatto realizzare il nostro fotogramma in camera oscura , abbiamo portato alcuni nostri oggetti da casa e li abbiamo poggiati su un foglio di carta fotosensibile esposto alla luce. Dopo aver esposto il tutto abbiamo messo una lente rossa sull'ingranditore e nell'arco di un secondo abbiamo acceso e spento la luce.
Abbiamo po sottoposto il foglio all'azione dei liquidi d sviluppo , arresto , fissaggio e solo alla fine ho visto la forma dei miei oggetti su uno sfondo nero.
Nel mio fotogramma ho voluto rappresentare miei alcuni piccoli oggetti che ho portato da casa.
 |
| fashion rétro |
giovedì 30 ottobre 2014
Il chimigramma
L'altro giorno abbiamo visto come si ottiene una fotografia senza usare la macchina fotografica.
In laboratorio il profe mi ha spiegato cos'è un chimigramma: ovvero un'immagine fotografica in luce ambiente mediante una tecnica all-camera.
Il chimigramma si realizza utilizzando i liquidi di sviluppo , arresto e fissaggio sulla carta fotosensibile esposta alla luce.
Sono partito dallo sviluppo , che permette di osservare visivamente l'effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d'argento.
Ho intinto la mia mano nel liquido dello sviluppo per poi poggiarla sulla carta fotosensibile , lasciando la mia impronta nera. Subito dopo ho immerso la fotografia nell'arresto, sciacquando l'azione di sviluppo , nella vaschetta del fissaggio. Infine sciacquandola sotto acqua corrente.
Ho realizzato la mia impronta su sfondo bianco.
Ho anche ripetuto il procedimento inverso , sono partito dal fissaggio , che scioglie i sali d'argento alla luce dall'azione dello sviluppo impedendone così il loro annerimento .
Ho immerso la mia mano nella vaschetta del fissaggio , per poi poggiarla sulla carta fotosensibile , ottenendo l'impronta della mia mano bianca , ho immerso la fotografia nel fissaggio e poi nello sviluppo e ho notato che è rimasta bianca solo la mia impronta e tutto io resto si è annerito.
Subito dopo sono passato all'arresto e infine ancora nel fissaggio poi sciacquando la fotografia sotto
acqua corrente.
Nel mio chimigramma ho voluto rappresentare l'impronta della mia mano.
In laboratorio il profe mi ha spiegato cos'è un chimigramma: ovvero un'immagine fotografica in luce ambiente mediante una tecnica all-camera.
Il chimigramma si realizza utilizzando i liquidi di sviluppo , arresto e fissaggio sulla carta fotosensibile esposta alla luce.
Sono partito dallo sviluppo , che permette di osservare visivamente l'effetto di annerimento prodotto dalla luce sui sali d'argento.
Ho intinto la mia mano nel liquido dello sviluppo per poi poggiarla sulla carta fotosensibile , lasciando la mia impronta nera. Subito dopo ho immerso la fotografia nell'arresto, sciacquando l'azione di sviluppo , nella vaschetta del fissaggio. Infine sciacquandola sotto acqua corrente.
Ho realizzato la mia impronta su sfondo bianco.
Ho anche ripetuto il procedimento inverso , sono partito dal fissaggio , che scioglie i sali d'argento alla luce dall'azione dello sviluppo impedendone così il loro annerimento .
Ho immerso la mia mano nella vaschetta del fissaggio , per poi poggiarla sulla carta fotosensibile , ottenendo l'impronta della mia mano bianca , ho immerso la fotografia nel fissaggio e poi nello sviluppo e ho notato che è rimasta bianca solo la mia impronta e tutto io resto si è annerito.
Subito dopo sono passato all'arresto e infine ancora nel fissaggio poi sciacquando la fotografia sotto
acqua corrente.
Nel mio chimigramma ho voluto rappresentare l'impronta della mia mano.
 |
| big hand black |
 |
| big hand white |
 |
| backstage |
 |
| backstage |
sabato 18 ottobre 2014
Visione del film "Flags of Our Fathers"
Ciao a tutti! Eccomi qua dopo un'altra settimana di scuola,pure essendo stanco non può mancare che vi lasci senza un mio post!!
Giovedì 16 Ottobre io insieme alla mia classe abbiamo guardato "Flags of Our Fathers" un film di Clint Eastwood che descrive la battaglia di Iwo Gima dal punto di vista dei marines americani.
Il Prof Manfredini ci ha fatto guardare questo film per concludere la lezione " A cosa serve la fotografia".
Questo film si basa su una fotografia scattata sul monte dell'isola , dove vengono ritratti cinque soldati e un infermiere alzare la bandiera americana in simbolo di vittoria .
Ecco a voi il trailer del film:
Giovedì 16 Ottobre io insieme alla mia classe abbiamo guardato "Flags of Our Fathers" un film di Clint Eastwood che descrive la battaglia di Iwo Gima dal punto di vista dei marines americani.
Il Prof Manfredini ci ha fatto guardare questo film per concludere la lezione " A cosa serve la fotografia".
Questo film si basa su una fotografia scattata sul monte dell'isola , dove vengono ritratti cinque soldati e un infermiere alzare la bandiera americana in simbolo di vittoria .
Il dipartimento militare che visionò la foto, fortemente simbolica, ritenne di poterla usare come potente mezzo di propaganda. In poco tempo chiese di identificare gli uomini ritratti nella foto e di trovare dove essi fossero, ma solo Ira Hayes, Rene Gagnon e, appunto, John "Doc" Bradley furono localizzati; gli altri erano nel frattempo già morti. I tre furono subito riportati negli USA per dar vita ad un massiccio tour in tutti gli States. Un tour che promuovesse l'idea di una guerra finalmente vittoriosa, farcita di giovani eroi ma, anche la necessità di raccogliere contributi economici popolari.
Questo film mi ha attratto tantissimo e consiglio a tutti voi di vederlo!!
 |
| Questa è la foto scattata da Joe Rosenthal sul Monte Suribachi dell'Isola di Iwo Gima |
sabato 11 ottobre 2014
Visita alla mostra "350 anni della Gazzetta di Mantova"
Ciao a tutti!
Mercoledì 8 Ottobre io e la mia classe ci siamo recati alla mostra del 350° anniversario della Gazzetta di Mantova a Palazzo Tè, accompagnati dalle nostre professoresse Marangoni e Lanzafame.
All'interno di questa mostra erano esposti i primi metodi di stampa e reperti storici di varie pagine della Gazzetta di Mantova.
Mercoledì 8 Ottobre io e la mia classe ci siamo recati alla mostra del 350° anniversario della Gazzetta di Mantova a Palazzo Tè, accompagnati dalle nostre professoresse Marangoni e Lanzafame.
All'interno di questa mostra erano esposti i primi metodi di stampa e reperti storici di varie pagine della Gazzetta di Mantova.
 |
 |
 |
giovedì 9 ottobre 2014
CHE COS'E' LA FOTOGRAFIA
Ciao a tutti , come sapete la scuola per noi studenti è già iniziata e quest'anno io e tutta la mia classe affronteremo soprattutto l'argomento sulla fotografia , tre settimane fa in classe abbiamo svolto un esercizio rispondendo ad alcune domande , a cosa serve la fotografia e dove può essere impiegata , ognuno di noi ha rappresentato queste frasi con tre immagini.
Qua sotto vedrete le mie.
La fotografia per me può essere...
Qua sotto vedrete le mie.
La fotografia per me può essere...
UNA FORMA DI SFOGO
IMPIEGATA NEI LIBRI
sabato 4 ottobre 2014
Autoritratto
Ciao mi chiamo Riccardo , ho 16 anni , abito a Mantova e frequento l'Istituto Carlo D'Arco per geometri nella classe 3AG. In questo blog troverete tutti i lavori che farò
nei miei prossimi tre anni di scuola.
nei miei prossimi tre anni di scuola.
 |
| interno |
 |
| esterno |
Iscriviti a:
Post (Atom)